Work in decline

Tempo di lettura stimato: 6 minuti
Costruire un team tech, strutturare un efficace sviluppo professionale, trovare il tempo, rendere la tecnologia pertinente, incoraggiarli: ecco i “5 consigli per aiutare gli insegnanti che lottano con la tecnologia”, secondo Josh Work.

key

Facebook – e in particolare le numerose comunità di insegnanti – è solo uno dei luoghi virtuali che ha fatto da plaudente cassa di risonanza all’articolo “5 Tips to Help Teachers Who Struggle with Technology”, scritto da Josh Work, middle school teacher del Maryland, in Edutopia.org. Ho deciso di fornirne ai lettori la traduzione integrale, perché il testo è a mio giudizio – per lo meno nell’interpretazione che ne fanno molti tra i tecno-entusiasti del nostro Paese – un lampante esempio di una visione ingenua e semplificatoria dell’innovazione tecnologica, che prescinde da importanti fattori di contesto.

Non considera per esempio il fatto che introdurre la politica BYOD di matrice aziendale – e come tale ampiamente coerente con un modello privatistico della scuola – può innescare discriminazione tra zona e zona, tra studente e studente, tra classe e classe, tra istituto e istituto. O che “trovare il tempo” significa intervenire sull’orario, sul profilo professionale, sui diritti e sui doveri – in sintesi sulle condizioni normative ed economiche delle prestazioni di lavoro degli insegnanti – e che pertanto non possono essere significative considerazioni che fanno invece riferimento ad amministratori scolastici e a permessi riguardanti riunioni e collaborazione, di nuovo coerenti con una modalità di erogazione e organizzazione dell’istruzione molto diversi da quelli italiani.

Ecco quindi i 5 consigli per aiutare gli insegnanti che lottano con la tecnologia:

«“Io non sono molto esperto di tecnologia” è la risposta che di solito sento dagli insegnanti che lottano con la tecnologia. Che si tratti di allegare un documento ad una e-mail o di creare un PowerPoint, alcuni insegnanti hanno davvero difficoltà nella navigazione del mondo digitale. Dal momento che le scuole di tutto il mondo iniziano a incorporare l’uso della tecnologia nei loro ambienti di apprendimento, questi insegnanti possono sentirsi frustrati ed emarginati dai nuovi strumenti che sono tenuti a utilizzare, ma che non capiscono. La scuola dove insegno è attualmente nel suo momento post-BYOD (Bring Your Own Device – porta il tuo dispositivo). Abbiamo iniziato con un piccolo gruppo di insegnanti esperti di tecnologia per pilotare un programma BYOD con classi selezionate. Cominciare in piccolo è stato decisamente vantaggioso, in quanto siamo riusciti a risolvere i problemi e a prepararci meglio per il BYOD a livello dell’intera scuola. Affrontare in prima persona qualsiasi lavoro è sempre utile in materia di istruzione, soprattutto quando si sviluppano risorse per gli insegnanti che lottano con la tecnologia. Se avete intenzione di introdurre una nuova tecnologia o di intraprendere l’imponente compito di diventare una scuola BYOD wireless, qui ci sono cinque consigli per aiutare i vostri insegnanti ancora alle prese con la tecnologia.

1. Costruire un team tech
Integrare la tecnologia può essere molto stressante per gli educatori che non hanno familiarità con essa. Avere un team di supporto che è flessibile e disponibile per gli insegnanti che hanno difficoltà è fondamentale per qualsiasi lancio di tecnologia. Il nostro team tecnico è composto da docenti, personale di supporto e amministratori. Questo gruppo è stato in grado di lavorare insieme su più aree di contenuto e livelli di qualità per supportare con successo l’integrazione di tecnologia. Ci siamo concentrati in primo luogo sull’idea di mappa mentale e sull’aiutare gli insegnanti a introdurre lentamente la tecnologia nelle loro classi.

2. Strutturare un efficace sviluppo professionale (PD, da Professional Development)
Un grosso errore quando si introduce la tecnologia è dare troppo o troppo poco sviluppo professionale. Gli insegnanti che lottano con la tecnologia potrebbero sentirsi sopraffatti, se si introduce troppo e troppo presto. D’altro canto, se non si fornisce abbastanza PD, gli insegnanti possono sentirsi isolati. Tornando al consiglio n.1, fate in modo che il team tech sviluppi un piano fattibile per un PD efficace, utilizzando input da membri del personale.
Il PD ha anche bisogno di essere finalizzato all’essere di valore per gli insegnanti che affrontano l’ostacolo della tecnologia. Spesso questi insegnanti dicono: “Perché dovrei provare questo quando ho fatto bene anche senza tutti questi anni?”. Se state progettando un PD per l’intero anno, interrogate i vostri insegnanti e chiedete su quali settori tecnologici vorrebbero concentrarsi. Selezionate solo una o due di queste aree e fate uno sforzo concertato per aiutare quegli insegnanti che stanno lottando.

3. Trovare il tempo
Parlando di PD, tutti gli educatori sanno che il tempo extra da dedicare al PD è poco nella giornata. Ho avuto amministratori incredibili che hanno trovato tempo da dedicare PD in ambito tecnologico. Permettere agli insegnanti di incontrarsi e collaborare l’uno con l’altro è parte della costruzione di un ambiente di successo per supportare l’apprendimento degli studenti, soprattutto per quanto riguarda l’uso della tecnologia.
Oltre ad avere il tempo dedicato perché gli insegnanti s’incontrino, create una comunità di apprendimento professionale (PLC, Professional Learning Community) che si concentri sul monitoraggio dell’integrazione della tecnologia nella scuola. Questo PLC può essere potente e facilitante, dal momento che sostiene tutti  coloro che hanno bisogno di ulteriore aiuto.

4. Rendere la tecnologia pertinente!
Alcuni insegnanti ritengono che la tecnologia venga loro imposta, soprattutto quelli che lottano con essa. Questi potrebbero iniziare a utilizzare la tecnologia solo per il gusto di usarla. Questo ha dimostrato di essere un metodo inefficace sia per gli insegnanti esperti di tecnologia sia per quelli che non lo sono. C’è una grande differenza tra l’utilizzo della tecnologia per insegnare e la riuscita integrazione della tecnologia nei programmi di lezione. Questo ci fa tornare all’importanza di avere un piano significativo di PD annuale nel quale incorporare la tecnologia.
Create una cultura di scuola a proposito dell’integrazione di tecnologia e dell’apertura a correre dei rischi. Alcune lezioni non andranno come previsto – e questo è fantastico! Riflettete e imparare da queste sfide. Siate disposti a insistere e a continuare a imparare. Dopo tutto, non ci aspettiamo lo stesso dai nostri studenti?

5. Incoraggiarli
Anche con il migliore PD e le migliori risorse disponibili, alcuni insegnanti continueranno ancora ad avere diffcoltà. Sosteneteli! Ho lavorato con grandi e veterani maestri che volevano che io passassi da loro ogni pochi giorni a discutere le loro idee sulla tecnologia. Una volta che hanno imparato bene un tipo di tecnologia, presentategliene un altro da considerare. Incoraggiateli e celebrate la loro volontà di provare cose nuove. Concentratevi sulla formazione (da insegnanti) e condividete i loro successi».

La lotta continua.

Condividi:

Marco Guastavigna

Insegnante nella scuola secondaria di secondo grado e formatore. Tiene traccia della sua attività intellettuale in www.noiosito.it.

Contatti

Loescher Editore
Via Vittorio Amedeo II, 18 – 10121 Torino

laricerca@loescher.it
info.laricerca@loescher.it