Surfing #1: Guamodì Scuola

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Inauguriamo la rubrica #surfing, la scuola in rete. In pratica, noi navighiamo sul web e poi torniamo e vi raccontiamo quello che abbiamo visto, chi abbiamo incontrato, le cose che abbiamo imparato. Oggi vi presentiamo il blog Guamodì Scuola.
Come Sandra Dee.

«La mia esigenza è quella di avere punti di riferimento chiari rispetto ai nuovi paradigmi della scuola contemporanea»: così Pierluigi Fratarcangeli, giovane professore di lettere e autore del blog Guamodì Scuola, dà voce ai suoi bisogni di insegnante. Bisogni che fanno eco al desiderio profondo di costruire, quindi, quella che lui definisce «la scuola proiettata nel futuro, così come viene sognata e progettata dall’Unione Europea». E il desiderio, si sa, muove l’azione.

In un contesto nazionale in cui la scuola tende a cambiamenti gattopardeschi – per usare una sua efficace espressione –, Pierluigi nel 2013 ha deciso di riorganizzare e sistematizzare in un blog le ricerche cui regolarmente si dedicava, per riempire di senso indicazioni istituzionali, spesso povere di contenuto.

Guamodì Scuola, da allora, è in continuo aggiornamento, e colpisce per vastità di dimensioni e ricchezza di interessi, che spaziano dalla didattica, passando dall’educazione, fino alla pedagogia. Articoli di approfondimento, materiali scaricabili gratuitamente, prove di verifica, siti utili e programmazione: un enorme bacino di informazioni e risorse online, rivolte a insegnanti di scuole di ogni ordine e grado.

Il tanto, tantissimo materiale è organizzato in maniera ottimale: chi sa cercare, d’altronde, sa come far trovare. Pensato per «creare una comunità di condivisione di buone pratiche in rete», il blog dimostra di aver ben chiare le esigenze del suo pubblico. Secondo i numerosi feedback ricevuti dagli utenti, il bisogno di spunti didattici concreti sembra essere tra i più impellenti: «soprattutto link che rimandano a materiale gratuito da scaricare e articoli che risolvono direttamente problemi e che soddisfano necessità didattiche immediate», riassume Pierluigi. Valutazione e giudizi, accoglienza, prove d’ingresso, guida agli scrutini, esami sono pagine del blog che costituiscono rassegne aggiornate di indicazioni istituzionali e buone pratiche raccolte tra le principali scuole italiane.

Una parola d’ordine, oggi? «La maggior parte dei docenti, in questo periodo, si preoccupa della progettazione per competenze. Mi pare un argomento caldo, quando posso su questo argomento condivido parecchio». Navigando attraverso la pagina Programmazione per competenze è possibile trovare, infatti, materiali, idee e modelli, per orientarsi nella realizzazione di quei cambiamenti verso cui l’Unione Europea sta indirizzando la scuola. Cambiamenti radicali che come si legge sul blog coinvolgono il modo di pensare la didattica, la concezione di “tempo-scuola”, l’organizzazione oraria, i mediatori didattici; tutto cambia perché a cambiare è soprattutto il modo di considerare gli alunni e le alunne, i traguardi attesi rispetto al loro sviluppo armonico e globale.

Chi sa cercare, d’altronde, sa come far trovare.Alle competenze è dedicata anche un’altra sezione, declinata su esigenze più strettamente didattiche: Insegnare per competenze.

Qui è possibile trovare fascicoli e ebook scaricabili gratuitamente [tra cui tutti i Quaderni della Ricerca sul tema, il 2, il 4 e il 6], e link che rimandano a materiali, percorsi e spunti pratici.

Il blog contiene anche articoli e risorse, ordinate secondo la classica suddivisione per discipline. Tra queste, è possibile consultare Materiali semplificati per ogni specifica esigenza didattica, indispensabili come riporta il blog – per connettersi alla matrice cognitiva dell’alunno in difficoltà e facilitare la comprensione dell’alunno straniero.

Ben tre sezioni sono dedicate all’insegnamento dell’italiano Italiano, Italiano L2 e Italiano Senza Errori: qui è possibile trovare recensioni, eserciziari e risorse per una didattica coinvolgente, da utilizzare per insegnare la lingua italiana in tutte le sue declinazioni, dalla grammatica alla letteratura, fino alla produzione di testi propri. Discorso analogo per tutte le altre discipline, soprattutto umanistiche, con una sezione ad hoc per le risorse dedicate alla Convivenza civile.

Interessanti anche le pagine del blog contenenti le più svariate tecniche educative: sono presenti molti suggerimenti per utilizzare le storie e i film a scopo educativo (Educare narrando; Cineforum a scuola) e consigli su come attivare l’apprendimento cooperativo e rendere il lavoro di gruppo un’esperienza di responsabilizzazione efficace.

Non mancano risorse pensate per l’ottimizzazione del metodo di studio: tecniche di memoria, di lettura veloce e consigli per stimolare l’interazione col testo scolastico sono consultabili su Guamodì e, in maniera più approfondita, nel libro Tecniche di memoria e metodo di studio, scritto dallo stesso Pierluigi Fratarcangeli.

Un blog pieno di risorse, quindi, che nella cura della sua gestione porta con sé il senso profondo dell’insegnamento. Senso che l’autore ha scelto di imprimere nel nome stesso del blog. Guamodì, infatti, non è altro che una specie di acronimo di ciò che fece Gesù, secondo il Vangelo di Marco, di fronte al giovane ricco: lo guardò, lo amò, e disse.

«Che si abbia fede o meno, lo trovo un principio educativo bellissimo», dice Pierluigi. Non si può che concordare.

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Annachiara Scalera

Facebook Manager per Loescher Editore, blogger di Vitadafemmina.it, giornalista freelance. Dovevo dare senso al mondo. L’ho studiato sui libri. Non è stato sufficiente. Allora, nel mondo ci sono entrata, da segretaria, educatrice, operaia, promoter, bidella, organizzatrice eventi. Ma visto dall’interno, il mondo è ancora più incomprensibile. Allora, ho iniziato a tradurlo, scrivendo. Articoli, post, racconti: parola dopo parola, tutto aveva più senso. Non ho più smesso. È stato così che, a quasi tre decadi di esistenza, mi sono ricordata che da grande avrei fatto questo: scrivere.

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