Festa del Cinema di Roma

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Roma torna Capitale del Cinema e rinverdisce per una decina di giorni i lontani fasti della Hollywood sul Tevere. Dal 26 ottobre fino al 5 novembre si tiene la dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Fin dagli esordi del 2006, la manifestazione ha voluto rivendicare un profilo diverso rispetto ai più famosi Festival Europei, in particolare Berlino, Cannes e Venezia. Se questi tre storici festival sono fondamentalmente dedicati agli addetti ai lavori: stampa specializzata, buyer e più in generale a tutte le persone che gravitano professionalmente attorno al mondo del grande schermo, la Festa del Cinema di Roma vuol essere un momento d’incontro tra il cinema e il pubblico. A una logica esclusiva e un po’ elitaria vuole contrapporre una visione aperta e inclusiva, anche con una presenza diffusa in più luoghi della città. Se Cannes e Venezia si svolgono all’interno dei Palazzi del Cinema, veri santuari della Settima Arte, la manifestazione romana vuole abbracciare idealmente tutta città e aprirsi così al pubblico, un po’ come succede anche a Berlino.
Fin dalla sua nascita, oltre alla sede principale dell’Auditorium Parco della Musica, sono sempre state utilizzate altre sale. Quest’anno si potranno vedere i film anche all’Auditorium del MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, al My Cityplex Europa, al Cinema Trevi, al cinema Admiral, al Carcere di Rebibbia Nuovo Complesso e alla Casa Circondariale Rebibbia Femminile, al Policlinico Universitario Agostino Gemelli, al Teatro Palladium e al Teatro di Tor Bella Monaca. Una Festa del Cinema che vuole coinvolgere tutti i cittadini della capitale, portando eventi e proiezioni in tutti i quartieri di Roma.
Forse un lontano lascito culturale dell’Estate Romana, ideata dall’architetto Renato Nicolini, assessore alla Cultura della giunta guidata del sindaco Giulio Carlo Argan (1976-79).

Il festival romano si differenzia anche per una maggior disponibilità di biglietti destinati al pubblico. A Cannes è praticamente impossibile accedere alle proiezioni se non si è accreditati al Festival e a Berlino e Venezia non è sempre facile trovare dei biglietti. La Festa del Cinema di Roma ha sempre avuto un occhio di riguardo per gli spettatori e gli appassionati e i biglietti si possono acquistare in prevendita presso la biglietteria del Villaggio del Cinema dell’Auditorium Parco della Musica, i numerosi punti vendita autorizzati, la biglietteria telefonica TicketOne e online attraverso i siti romacinemafest.it e www.ticketone.it.
Nel periodo della Festa, inoltre, sono aperte al pubblico la biglietteria Centrale dell’Auditorium Parco della Musica e la biglietteria del My Cityplex Europa. Sono previste anche delle proiezioni gratuite presso il Cinema Trevi, la Casa del Cinema e il Carcere di Rebibbia. Anche i prezzi dei biglietti sono volutamente popolari per un Festival, con costi che variano dai 5 ai 25 euro.

La selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma quest’anno ospita 39 film, con una presenza piuttosto eterogenea. Troviamo in programma opere di registi affermati, di rappresentanti del cinema indipendente, di registi emergenti, lungometraggi, documentari, opere d’animazione e di visual art. La sezione Alice nella città è inoltre riservata al cinema per ragazzi, con l’obiettivo di coinvolgere anche il pubblico dei più giovani e di farlo innamorare dell’esperienza del grande schermo, sempre più lontana dalle loro abitudini di visione.

Programma alla mano, vediamo quali sono le proposte più interessanti di questa edizione della Festa del Cinema di Roma.

Da non perdere Detroit di Kathryn Bigelow. La drammatica rievocazione, a 50 anni di distanza, dei sanguinosi scontri tra afroamericani a forze dell’ordine che incendiarono Detroit nel 1976. Il film è il racconto di uno degli episodi più sanguinosi e vergognosi della recente storia americana, sia per le connotazioni razziste degli eventi scatenanti, che per la violenza gratuita della polizia.

Molta attesa anche per il ritorno alla regia di Paolo e Vittorio Taviani, che portano sullo schermo uno dei capolavori di Beppe Fenoglio, Una questione privata.

Interessante e dal tono provocatorio, il film di Gaël Morel Prendre le large. È la storia di un’operaia francese costretta a una migrazione al contrario, che la porterà in Marocco dove è stata delocalizzata la fabbrica in cui lavora.

Nadim Tabet fotografa 24 ore di vita quotidiana di un gruppo di giovani della Beirut contemporanea. One of These Days è il ritratto di una generazione in cerca di un’esistenza normale in un paese martoriato da guerre e terrorismo.

Due film che potrebbero riservare piacevoli sorprese sono il noir spietato e torbido Tout nous sépare di Thierry Klifa e il trasgressivo e grottesco Abracadabra dell’interessante regista spagnolo Pablo Berger.

La regista inglese Sally Potter presenta The Party, una commedia sarcastica e corrosiva girata in uno splendido bianco e nero.

Da tenere d’occhio And Then There Was Light del regista giapponese Tatsushi Ōmori. Un film drammatico sul ricordo, il senso di colpa e l’impossibilità di rimuovere il passato.
Infine, una piccola curiosità per gli appassionati della storia del cinema e anche del gossip hollywoodiano: Scotty and the Secret History of Hollywood di Matt Tyrnauer. Il film è il ritratto di Scotty Bowers, che nel primo dopoguerra lavorava in una stazione di servizio a Hollywood e che, grazie al suo fascino, aveva inanellato una serie di relazioni intime con alcuni tra gli attori più famosi dell’epoca. Un racconto sul lato oscuro dello star system.

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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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